Al momento stai visualizzando Guida al piano editoriale SEO

Guida al piano editoriale SEO

Che cos’è un piano editoriale SEO? In questo articolo approfondiremo l’argomento partendo dalle basi per capire come creare quello perfetto per la promozione della propria attività sul web.

Che cos’è un piano SEO

Il piano editoriale è uno strumento importante per organizzare la pianificazione dei contenuti parte della strategia promozionale. Questo definisce la strategia contenutistica destinata ai diversi canali digitali, tra questi, social media e blog.

Un ottimo piano editoriale SEO deve contenere articoli in grado di conciliare strategicamente gli intenti di ricerca dei lettori (che variano in base a diversi fattori) con gli obiettivi merceologici dell’azienda definiti dal business plan annuale.

L’obiettivo, infatti, è proprio quello di organizzare la pubblicazione dei contenuti del blog stabilendone la frequenza di pubblicazione e agli argomenti trattati in funzione della strategia di posizionamento su Google e delle prospettive di vendita dell’azienda nel medio e lungo periodo.

Che cosa deve contenere un piano editoriale SEO?

Abbiamo quindi capito che il piano editoriale è uno strumento di marketing volto a organizzare la pubblicazione dei contenuti destinati al blog dell’azienda. Ma cosa deve contenere per garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati?

Prima di tutto, il piano editoriale deve contenere la definizione degli argomenti da trattare e il loro accostamento a obiettivi specifici. Questi possono essere legati alla crescita della reputazione del brand, alla lead generation (cioè alla raccolta di contatti email da inserire in una strategia di email marketing orientata a vendere il servizio) o alla vendita diretta del prodotto o servizio offerto.

Soprattutto aziende che hanno eCommerce, possono prevedere articoli destinati simultaneamente alla vendita diretta del prodotto e alla lead generation.

A tal proposito, per incentivare l’acquisto, è possibile integrare nei contenuti delle call to action.

Altri elementi che devono essere contenuti nel piano editoriale SEO sono poi l’autore dell’articolo, la lunghezza massima, le keywords da utilizzare al suo interno per strutturare titoli e sottotitoli e la lista dei contenuti da collegare tramite link interni ed esterni al sito.

Si tratta quindi di un documento strategico complesso e articolato, importantissimo per orientare con precisione uso delle risorse e investimenti dedicati alla strategia di posizionamento online.

Come individuare gli argomenti del piano editoriale

Come progettare il piano editoriale SEO? Come anticipato, gli argomenti del piano editoriale devono essere pensati per massimizzare gli obiettivi del business plan aziendale, tenendo conto dell’andamento delle ricerche online del pubblico.

Inutile dire che, alla base di un ottimo calendario SEO, così come per ogni altro strumento di marketing, risiede una conoscenza avanzata del pubblico, del mercato di riferimento e una valutazione di rischi e opportunità legati al posizionamento del brand.

Questo insieme di dati è indispensabile per l’individuazione degli argomenti da trattare su ogni canale parte della strategia di comunicazione, quindi anche nel piano editoriale SEO.

Gli argomenti, oltre che essere pensati per rispondere alle variabili viste sopra, devono essere SMART, quindi specifici, misurabili, raggiungibili (dall’Inglese achievable), realistici e misurabili nel tempo (time based).

Per esempio, la scelta delle parole chiave strategiche per posizionare il sito web aziendale nella prima pagina della Serp dovrà tenere conto dell’attività dei competitor, del numero di articoli necessari all’azienda per posizionarsi e del tempo realisticamente necessario per raggiungere quell’obiettivo.

Quali strumenti utilizzare per sviluppare un piano editoriale SEO?

Pensare e definire un piano editoriale strategico in ottica SEO è un lavoro complesso che richiede una conoscenza avanzata del comportamento del pubblico sul web, delle regole legate all’ottimizzazione dei contenuti per i motori di ricerca e del marketing.

Ogni articolo, infatti, costituisce un tassello che è parte integrante di una strategia promozionale più ampia in cui niente è lasciato al caso.

Detto questo, esistono degli strumenti che si possono utilizzare per sviluppare il piano editoriale e che sono importantissimi per coadiuvarci nella ricerca e scelta delle parole chiave più indicate per raggiungere gli obiettivi prefissati.

In generale, quali sono le keywords che possono garantire migliori chance di posizionamento per il proprio brand e che quindi dovrebbero essere sempre contenute nel piano editoriale strategico? Quelle che presentano livelli più bassi di concorrenza, ovvero le keywords di coda lunga.

Queste circoscrivono intenti di ricerca più circoscritti, quindi riescono a intercettare un volume di ricerca mensile più basso rispetto a quelle di coda corta, ma proprio per questo motivo, vengono utilizzate anche da un numero minore di competitor garantendo maggiori possibilità di posizionare il proprio articolo in Serp.

Un piano editoriale SEO capace di raggiungere gli obiettivi aziendali è pensato strutturando in modo strategico un cluster di articoli che sfrutta keywords di coda lunga primarie, secondarie e correlate appartenenti all’area semantica rilevante per il brand.

Come individuare queste keywords?

Grazie agli strumenti SEO presenti sul web. Tra questi, in primis quelli proposti dallo stesso Google, il quale fornisce gratuitamente una gamma di tools utilissimi per questa fase analitica e di ricerca.

Da Google Search è possibile individuare parole chiave correlate a quella principale, Google Trend ci restituisce invece una panoramica sul volume di ricerca delle keywords in base alla stagionalità o alla geo-localizzazione delle ricerche.

Infine, dalla Google Search Console, una volta collegato il proprio sito, è possibile monitorare l’andamento del traffico (anche su pagine specifiche) e individuare così quali sono le queries che portano maggiori utenti, da usare come spunti per la scrittura di nuovi contenuti.

Oltre agli strumenti gratuiti messi a disposizione da Google ne esistono molti altri che presentano funzioni free e premium come Semrush, SEOZoom o Ubersuggest solo per citarne alcuni.

Come organizzare i contenuti per la pubblicazione

Una volta ricercate le parole chiave più opportune per il posizionamento e svolta un’analisi SWOT per raccogliere i dati menzionati in precedenza su pubblico target e competitor, serve procedere all’organizzazione dei contenuti.

Gli articoli dovranno essere raggruppati in categorie specifiche che riflettono gli argomenti cui sono legati e ovviamente le keywords strategiche per il posizionamento dell’azienda.

Ai fini del posizionamento, la fruizione dei contenuti all’interno del blog diventa importante tanto quanto la completezza degli articoli. Questo perché Google, così come gli altri motori di ricerca, premia con un miglior posizionamento in Serp quei siti web che presentano un alto livello di user experience, che riescono quindi a fornire informazioni rilevanti all’utente nel miglior modo possibile.

A tal proposito, la creazione di categorie all’interno delle quali collocare gli argomenti trattati nel blog è determinante.

Facciamo un esempio pratico per chiarire: un’azienda con un e-commerce nel settore fitness, che vende attrezzatura sportiva e integratori proteici, potrebbe prevedere categorie diverse come tennis, yoga, corsa e alimentazione.

Piano editoriale SEO del blog: come definire gli articoli

Raccolti i dati individuati in precedenza arriva il momento di prevedere la struttura di ciascun articolo destinato alla pubblicazione.

La ricerca delle parole chiave e degli intenti di ricerca del lettore target è determinante a questo scopo poiché andrà a comporre la struttura di ogni articolo.

I blog post dell’azienda infatti, presenteranno un titolo contenente la parola chiave primaria per il posizionamento e una struttura di sottotitoli composta dalle keywords correlate e secondarie.

Per massimizzare gli sforzi di posizionamento, servirà anche prevedere la creazione di un cluster di contenuti per il blog, cioè un insieme di articoli collegati tra loro in modo tale da approfondire l’intento di ricerca primario del lettore.

Questo anche perché uno dei parametri utilizzati da Google per valutare la qualità dei contenuti di un sito web è la cosiddetta “frequenza di rimbalzo”, ovvero il tasso di abbandono del sito web dopo il primo arrivo dell’utente su una sua pagina.

Più la frequenza di rimbalzo è bassa maggiori sono le possibilità del sito di guadagnare posizioni in Serp e dare quindi visibilità all’azienda, aumentando così le sue possibilità di vendita del servizio.

Come trasformare il piano editoriale SEO in un calendario editoriale per il blog

Una volta creato il piano editoriale, arriva il momento di trasformarlo in un calendario di pubblicazione dei post previsti.

Se ti stai chiedendo qual è la differenza tra piano editoriale e calendario editoriale, sappi che è molto semplice. Il piano editoriale SEO, come abbiamo visto, serve per pianificare la creazione strategica dei contenuti, individuare gli argomenti in funzione degli obiettivi aziendali e organizzarne la creazione.

Il calendario editoriale serve “semplicemente” ad assegnare gli articoli individuati a un calendario di pubblicazione specifico. Quindi a prevedere giorno e deadline di stesura del testo, tempi destinati all’editing, data di pubblicazione e successivo aggiornamento del contenuto.

Il piano editoriale SEO per e-commerce

Seguendo le regole di scrittura per il web valide anche per la stesura dei testi destinati alle pagine statiche del sito, il piano editoriale per e-commerce prevede una serie di articoli di blog pensati appositamente per la promozione dei prodotti in vendita nel negozio online.

Esattamente come abbiamo visto nell’esempio del negozio di attrezzatura sportiva, gli articoli di blog destinati alla promozione di prodotti di un e-commerce dovranno trattare un argomento direttamente o indirettamente collegato al prodotto in vendita e prevedere link interni al prodotto in questione, così da massimizzare gli sforzi di orientare l’utente all’acquisto del prodotto.

Affidarsi a un professionista

Il piano editoriale SEO è un documento strategico importantissimo per l’azienda e deve essere realizzato tenendo conto di tutte le variabili viste sopra, per questo motivo, al fine di raggiungere gli obiettivi aziendali, è sempre preferibile delegarne la realizzazione a un esperto.

Banner Guest post